Analisi SWOT: cos’è e come farla per una migliore pianificazione strategica

L’avrai sentita nominare molte volte, ma forse è ancora un acronimo misterioso. L’analisi SWOT (Strengths, Weaknesses, Opportunities, e Threats) è un framework utilizzato nello sviluppo di un’efficace pianificazione strategica per aziende avviate o progetti di business da lanciare.

In pratica, condurre un’analisi SWOT significa esaminare fattori interni ed esterni, come punti di forza e di debolezza, opportunità e minacce, che l’impresa deve affrontare. Dunque, consente di valutarne il potenziale attuale e di pianificare strategie di successo per il futuro.

Vediamo in cosa consiste la matrice SWOT, come mettere in pratica le informazioni che ci fornisce e cavalcare le tendenze del mercato, per garantire la crescita sostenibile della tua azienda.

Analisi SWOT: cos’è?

A prescindere da dove si trovi la tua azienda nella sua evoluzione, la pianificazione per il futuro è essenziale. Ti aiuta a prepararti per affrontare le situazioni avverse e a progettare azioni concrete per lo sviluppo della tua attività. L’analisi SWOT è una matrice utilizzata proprio per rendere più efficace la pianificazione strategica aziendale.

Le lettere dell’acronimo SWOT, organizzate in coppie, significano:

  • Strengths and WeaknessesPunti di forza e Punti di debolezza (Considerati da una prospettiva interna all’azienda, affinché sia possibile intervenire direttamente e agire per cambiarli).
  • Opportunities and Threat Opportunità e Minacce (Sono intese dal punto di vista esterno e ambientale, perciò sono fattori su cui non puoi esercitare un controllo diretto. Tuttavia, se li conosci, puoi agire per sfruttare le opportunità ed evitare le minacce).

 

Dunque, ricapitolando in parole semplici, l’analisi SWOT consente di realizzare un elenco organizzato dei maggiori punti di forza, debolezza, opportunità e minacce, con cui la tua azienda ha a che fare. Le imprese già esistenti possono utilizzare questo tipo di riscontro in qualsiasi momento, per valutare un ambiente in evoluzione e rispondere in modo proattivo. Mentre le nuove imprese in fase di start up dovrebbero utilizzarla come parte del loro processo di pianificazione, per partire subito con il piede giusto ed evitare complicazioni all’avvio.

La metodologia SWOT è applicabile sia alla dimensione aziendale nel suo insieme che a un singolo progetto. Dunque, risulta estremamente efficace in ogni situazione in cui occorre fare valutazioni e scelte. Infatti, mettendo in relazione tra loro i 4 fattori che costituiscono la matrice SWOT puoi:

  • Utilizzare e sviluppare i punti di forza.
  • Correggere o eliminare i punti deboli.
  • Individuare e sfruttare le opportunità.
  • Limitare e proteggerti dalle minacce.

 

Prima di entrare nel dettaglio, e capire come fare un’analisi SWOT, considera che i 4 fattori citati non esistono mai in modo assoluto. Ovvero, in determinati contesti una debolezza può diventare forza e viceversa. Allo stesso modo, ciò che per alcune aziende è una criticità, per altre potrebbe rivelarsi un’occasione da cogliere. Perfino guerra e pandemia, per molti aspetti, rappresentano dimensioni di profitto, ma questa è un’altra storia.

Analisi SWOT: come farla?

Chiarita cos’è l’analisi SWOT, adesso scopriamo come usare questa matrice per raccogliere gli elementi necessari e utilizzarli a vantaggio di una solida pianificazione strategica. In sostanza, si comincia dalla fine, stabilendo un obiettivo da raggiungere. Dunque, le fasi principali prevedono:

  • riunire il team aziendale – in questo step si raccolgono tutte le informazioni utili per costruire uno schema esaustivo. Si tratta in pratica di brainstorming dove ogni imput è funzionale allo scopo;
  • stilare graficamente la matrice SWOT – si disegnano 4 quadranti. Nella prima riga ci saranno i fattori interni e nella seconda quelli esterni. Nulla toglie che si possa utilizzare un diverso schema, l’importante è che consenta un’analisi efficace dei 4 fattori essenziali.

 

Il contenuto dei quadranti dipende dall’obiettivo prefissato, oltre che dal contesto determinato dal settore in cui opera l’impresa. Per rendere tutto più chiaro, facciamo alcuni esempi:

  • punti di forza interni (Strengths) – sono i vantaggi competitivi che un’azienda possiede rispetto alla concorrenza e dovrebbero essere sfruttati per ottenere il massimo. Riguardano elementi come, il possesso di un particolare brevetto o know how, godere di una buona reputazione, avere un’eccellente rete distributiva o un ottimo customer service, disporre di un marchio conosciuto e consolidato, offrire un prodotto o un servizio esclusivo, ecc.;
  • punti di debolezza interni (Weaknesses) – questo gruppo di elementi copre le carenze dell’azienda rispetto ai suoi concorrenti. Perciò, dovrebbero essere pianificate azioni che li minimizzino o eliminino. Qui parliamo di aspetti come, facile replicabilità del prodotto, poche risorse, personale inesperto, costi di produzione alti, difficoltà di coordinamento e comunicazione dei reparti, ecc.;
  • opportunità esterne (Opportunities) – si tratta di eventi e situazioni temporanee o permanenti che favoriscano l’andamento dell’azienda. Ad esempio, un hotel potrebbe beneficiare di un evento organizzato nella città in cui si trova. Oppure, l’introduzione di alcune modifiche al sistema normativo e fiscale potrebbero favorire le vendite e le esportazioni di prodotti, portando all’apertura di nuove nicchie di mercato;
  • minacce esterne (Threats) – sono gli eventi o le condizioni che ostacolano il business, come improvvisi cambiamenti di natura politica e sociale, evoluzioni tecnologiche della concorrenza, il mutamento nelle tendenze di mercato, limiti infrastrutturali, ecc.

 

Dopo aver trovato tutti gli elementi rilevanti per le prestazioni dell’azienda, sia negli ambienti interni che esterni, è il momento di stabilire una relazione tra loro, per pianificare azioni strategiche. Ma prima, per acquisire maggiore consapevolezza nel suo utilizzo, soffermiamoci su pro e contro dell’analisi SWOT.

Punti di forza analisi SWOT

L’analisi SWOT si basa su uno schema molto semplice e intuitivo, ma fornisce imput essenziali per impostare e guidare il business plan. Offre una visione consapevole e realistica su dove ci si trova, dove si sta andando e dove, invece, dovremmo concentrare gli sforzi. Ma non solo, tra gli altri vantaggi:

  • non esige un grande investimento in termini di tempo e risorse;
  • sfrutta diverse fonti di dati, raccoglie vari punti di vista e riduce i margini di errore;
  • è flessibile e può riguardare l’intero contesto aziendale, un team o un singolo individuo, consentendo di prendere ogni decisione strategica, grande o piccola che sia;
  • non richiede particolari competenze economiche o matematiche;
  • consente una visione ampia dell’attività d’impresa e della sua posizione nel settore.

 

Tuttavia, l’analisi SWOT non è priva di limiti ed è necessario esserne consci, se si vuole sfruttarla al massimo nella pianificazione strategica aziendale.

I limiti della strategia SWOT

L’analisi SWOT è uno strumento versatile e di estrema rilevanza per prendere decisioni aziendali migliori. Saperlo padroneggiare risulta cruciale per comprendere le informazioni che offre e sviluppare strategie in grado di sostenere la crescita del tuo modello di business. Però, presenta anche dei limiti, di cui è bene essere consapevoli:

  • offre un quadro generale marcatamente soggettivo rispetto alle sue quattro variabili;
  • restituisce una lettura troppo semplificata della realtà e richiede l’integrazione di ulteriori indagini;
  • limita il ventaglio di possibili strategie, perché considera la valutazione come compiuta tralasciando possibili alternative;
  • permette una visione solo parziale delle dinamiche di mercato e delle logiche di concorrenza.

 

Dunque, l’errore da evitare nell’analisi SWOT di un’azienda è quello di eseguirla in modo meccanico, perdendo di vista lo scopo essenziale: produrre un piano strategico attivo.

Strategie possibili con la SWOT Analysis

Se l’analisi SWOT non genera un progetto operativo concreto risulta pressoché inutile. A tale scopo, incrociando e mescolando i fattori dei 4 quadranti, consente di impostare precise strategie. Seguendo lo schema e le diverse combinazioni, alcune delle relazioni e strategie corrispondenti sono le seguenti:

  • Strategia S-O – sfruttare le opportunità esterne impiegando i punti di forza.
  • Strategia W-O – cercare di non perdere le opportunità esterne migliorando i punti deboli.
  • Strategia S-T – fare leva sui punti di forza per attenuare o eliminare le minacce.
  • Strategie W-T – adottare contromisure per evitare che le debolezze siano un varco per le minacce esterne.

 

Vedi quanto può essere importante l’analisi SWOT? Attraverso questo framework, puoi valutare la situazione attuale della tua azienda e il suo potenziale competitivo.

Esplora la matrice SWOT e inizia a sviluppare una migliore pianificazione strategica

Il termine del processo nell’analisi SWOT è in realtà l’inizio dell’avventura vera e propria. Infatti, la fase successiva è mettere in pratica il piano strategico individuato:

  • amplificando i punti di forza;
  • rimuovendo i punti deboli;
  • sfruttando le opportunità;
  • affrontando le minacce.

 

La matrice SWOT è progettata per offrirti uno sguardo realistico sulla tua azienda, basato su fatti e dati concreti. Tuttavia, nel valutare i fattori interni ed esterni, nonché il potenziale attuale e futuro della tua attività, è necessaria un’analisi accurata, per evitare le convinzioni preconcette o le zone d’ombra e concentrarsi invece su contesti reali.

Dunque, le aziende dovrebbero usare l’analisi SWOT come guida, ma sempre con consapevolezza. Nel caso tu non l’abbia mai utilizzata, potrebbe essere complesso considerare tutti gli elementi da includere e trarne indicazioni corrette.

Contattaci senza impegno e richiedi tutte le informazioni di cui hai bisogno. Possiamo guidarti nella giusta direzione e supportarti nello sviluppo di una pianificazione strategica efficace.

Elena Carolo

Elena Carolo

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