Flussi di cassa: cosa sono e come gestire il cash flow in azienda
I flussi di cassa sono la colonna portante della tua attività. Se gestiti bene portano alla crescita dell’azienda, se gestiti male tracciano la strada verso l’inevitabile fallimento. Quindi, sono i responsabili della maggior parte dei problemi e delle vittorie di un imprenditore.
Gli effetti negativi di una scarsa liquidità possono compromettere la crescita aziendale, anche se ti sembrava scontata in relazione ai tuoi sforzi e al fatturato. Succede più spesso di quanto pensi. Nonostante il bilancio in utile, l’assenza di perdite, i clienti che pagano e i soldi in entrata, la maggior parte delle aziende si trova in difficoltà. E la causa è, quasi sempre, riconducibile a una cattiva gestione del cash flow.
Dunque, dove finiscono i soldi?
È questa la domanda che deve trovare una risposta immediata. I flussi di cassa aziendali sono la linfa vitale della tua attività, appena si fermano inizia il rigor mortis. Non c’è tempo da perdere. Prima del profitto, devi puntare a una crescita sostenibile. Senza flussi di denaro adeguati non c’è futuro.
Non puoi supporre, andare a intuito o calcolare un più o meno. Dovresti avere una visione chiara dello stato finanziario dell’azienda e tenere sotto controllo entrate e uscite di denaro. Hai bisogno di misurare in modo efficace il cash flow.
Cosa sono i flussi di cassa (cash flow)
Il flusso di cassa è dato dalla differenza tra la quantità di denaro che entra ed esce dalla tua attività in un determinato periodo di tempo. Sai quanti soldi sono disponibili e a cosa siano destinati: investimenti in corso, spese correnti, stipendi dei dipendenti, retribuzioni per te ed eventuali soci, ecc.
Dunque, quando il flusso di cassa è positivo, vuol dire che il denaro in entrata nelle casse aziendali è più di quanto ne esca: puoi coprire tutte le spese. Ma quando hai un flusso di cassa negativo non puoi permetterti di effettuare quei pagamenti fondamentali a soddisfare gli obblighi finanziari necessari a sostenere l’azienda. In teoria, è abbastanza semplice.
L’analisi dei flussi di cassa è imprescindibile per comprendere il benessere dell’azienda. Sei in grado di capire se hai le risorse per finanziarla e farla crescere. È l’unico strumento che può dirti dove finiscano i soldi che entrano nelle casse della tua attività.
Il bilancio civilistico prodotto dal tuo commercialista non può essere l’unico punto di riferimento, perché non misura i flussi di cassa aziendali. Serve per evidenziare gli utili su cui verranno calcolate le tasse da pagare, ma non ti dice l’effettiva disponibilità di denaro nelle tue casse. E non ti dice neppure dove sono finiti i soldi che hai incassato.
Il fatturato non è un dato sufficiente su cui basare la crescita di un’impresa. Perciò, non commettere l’errore di confondere gli utili con i flussi di cassa. Se lavori tanto, ma ti sembra di essere sempre senza soldi, vuol dire che da qualche parte si fermano. E se si fermano i soldi, prima o poi, si fermerà anche la tua azienda. La stai esponendo a rischi e imprevisti che non sarà in grado di superare.
Come misurare il cash flow aziendale: prendi in mano le redini della tua impresa
Il modo migliore per monitorare l’andamento dei flussi di cassa è scriverli. Se vuoi avere il controllo non basta una sensazione “a naso”, ti serve un prospetto: devi avere un rendiconto finanziario sui cui basarti. Ovvero, un documento non obbligatorio, ma che può essere stilato a supporto del conto economico e dello stato patrimoniale.
Se hai un rendiconto finanziario aggiornato periodicamente, puoi farti un’idea precisa dell’andamento della liquidità nella tua azienda. Dunque, puoi anche stilare delle previsioni che possono aiutarti a prendere decisioni più consapevoli, poiché basate sui dati. Ad esempio, puoi evitare di procedere con progetti di espansione che potrebbero risultare azzardati in assenza di liquidità, nonostante gli utili in crescita ti dicano il contrario.
Come detto, stilare il rendiconto finanziario non è obbligatorio. Tuttavia, è fondamentale per misurare l’andamento del cash flow. Puoi farlo tu, o la tua amministrazione, usando dei software specifici, o un semplice foglio di Excel. Oppure, puoi affidarti all’esperienza del tuo commercialista. L’importante è riportare con precisione, e in modo categorizzato, alcuni indicatori fondamentali che impattano sull’andamento dei conti correnti (entrate e uscite di cassa).
2 metodi alternativi per la rappresentazione dei flussi di cassa
Esistono 2 metodi operativi per calcolare il cash flow aziendale: diretto e indiretto. Il primo offre indicazioni sulle principali categorie di incassi e di pagamenti lordi. Dunque, non hai bisogno di un bilancio completo, quello che ti serve sono le registrazioni contabili e le movimentazioni dei conti correnti.
Il metodo diretto è un procedimento laborioso, perché richiede di classificare entrate e uscite di cassa, registrarle e categorizzarle. Ma risulta più dettagliato e offre un elevato livello di controllo, poiché ti permette di analizzare:
- attività operative, ovvero consistenza di crediti e debiti legati al tuo lavoro;
- investimenti in corso;
- stato del debito finanziario;
- operazioni straordinarie o imprevisti;
- stato del debito fiscale o crediti d’imposta;
- operazioni sul capitale.
Il secondo metodo, quello indiretto, indica sempre le categorie di incassi e di pagamenti lordi, ma rettificando l’utile o la perdita di esercizio da: effetti delle operazioni di natura non monetaria, elementi di ricavi o costi derivanti da attività finanziarie o d’investimento.
Tuttavia, per quanto efficace, il metodo indiretto per il calcolo del cash flow, necessita di partire dal bilancio aziendale. Quindi, ogni mese, dovresti richiedere al commercialista i bilanci aggiornati e farli riclassificare (raggruppamento delle voci di bilancio relative allo stato patrimoniale e al conto economico). Inoltre, dovresti far redigere anche il rendiconto finanziario aggiornato.
A prescindere dalla modalità che sceglierai, monitorando queste informazioni ogni mese, puoi capire se il trend nei flussi di cassa sale, scende, oppure è soggetto a instabilità. Hai un’aggiornata e completa comprensione dell’andamento del cash flow aziendale. Dunque, puoi agire di conseguenza e in largo anticipo.
7 passaggi fondamentali per gestire e monitorare il cash flow della tua azienda
Semplificando un minimo, per fare maggiore chiarezza e fornirti un promemoria operativo, se vuoi migliorare la gestione dei flussi di cassa, allora segui questi 7 passaggi:
- monitora la contabilità, poiché è l’unico modo per comprendere tutte le transazioni finanziarie della tua attività. Se non le conosci non puoi fare altre mosse;
- genera i rendiconti finanziari, su cui puoi fare proiezioni del flusso di cassa, per vedere come le tue decisioni influenzeranno la salute finanziaria dell’azienda;
- analizza le informazioni dei tuoi rendiconti finanziari, per capire come si muovono i soldi nella tua attività;
- scopri se è necessario aumentare il flusso di cassa. Ovvero, se ti accorgi di non avere altra scelta che affidarti alla linea di credito della tua banca per sbarcare il lunario, è palese che hai bisogno di incrementare i flussi di cassa;
- taglia le spese dove necessario, ma fai attenzione a cosa decidi di privarti. Ogni azienda ha dei costi e ognuno di questi svolge una precisa funzione. Se elimini quelli che portano fatturato, potresti pensare di sopperire alla crisi di liquidità, ma stai solo aprendo le porte di un tracollo delle entrate;
- velocizza il recupero crediti, emetti le fatture senza far passare troppo tempo, più velocemente avrai denaro in tasca, maggiore sarà il flusso di cassa a tua disposizione;
- assicurati di avere una riserva di capitale per affrontare i rischi d’impresa correlati alla tua attività. Se dovesse accadere un imprevisto, come un dipendente che si licenzia, un cliente importante che ritarda nei pagamenti o l’ingresso di un ordine particolarmente impegnativo, devi avere la liquidità necessaria. Costruisci un “cuscinetto” di salvataggio.
Riavvolgi e ripeti. Rendi l’analisi del tuo rendiconto finanziario una prassi nella routine delle tue attività. In questo modo, potrai individuare le opportunità per aumentare il flusso di cassa e stroncare le carenze sul nascere.
3 parametri fondamentali per categorizzare i flussi di cassa
Il rendiconto finanziario è di gran lunga lo strumento più efficace per analizzare i flussi di cassa della tua azienda, poiché puoi ricavare molteplici parametri classificati in diverse categorie. Ognuna di queste è cruciale per amministrare nel modo corretto la tua azienda.
Dunque, il rendiconto finanziario deve mettere in evidenza le variazioni delle disponibilità e presentare i flussi finanziari distinguendoli, in particolare, tra attività operative, di investimento e finanziarie.
Attività operative (Cash flow Operativo)
Le attività operative includono quei flussi di cassa legati all’utile netto. Ad esempio, il denaro generato dalla vendita di prodotti e servizi – ricavi – e il denaro pagato per merci e servizi – spese. Dunque, è un indicatore chiave della misura in cui l’azienda è in grado di generare flussi finanziari sufficienti a:
- rimborsare prestiti;
- mantenere la capacità operativa;
- pagare i dividendi;
- fare investimenti senza ricorrere a finanziamenti esterni.
Attività di investimento (Cash flow da investimenti)
Le attività di investimento comprendono quei flussi di cassa non correnti, come gli investimenti a lungo termine. Ad esempio, sono inclusi in questa categoria, la liquidità generata dalla vendita di terreni o immobili, la liquidità pagata per un investimento in un’altra società, ecc.
È un indicatore che rappresenta la misura in cui la tua azienda ha sostenuto i costi per acquisire le risorse necessarie a produrre futuri proventi e flussi finanziari.
Attività finanziarie (Cash flow Finanziario)
Le attività finanziarie considerano quei flussi di cassa relativi alle passività non correnti e al patrimonio netto. Ad esempio, l’importo principale di un debito a lungo termine, vendite e riacquisti di azioni, pagamenti di dividendi, ecc.
Sono informazioni che devi conoscere per comprendere la quantità di denaro in uscita dalla tua attività operativa e destinata a ripagare il debito. Quindi, risultano cruciali nella previsione di richieste sui futuri flussi finanziari da parte di chi fornisce, o fornirà, i capitali necessari alla tua azienda.
Monitorare e analizzare il cash flow per comprendere dove sta andando la tua azienda
Una sana gestione finanziaria inizia e finisce con i contanti. Se impari a misurare con precisione i flussi di cassa puoi iniziare a pensare a come far crescere davvero la tua attività e a migliorarne margini e profitti. Dunque, è un processo fondamentale anche per redigere un budget aziendale coerente e funzionale agli obiettivi d’impresa attuali e futuri.
Può sembrarti davvero troppo riuscire a gestire tutta questa mole di attività. Dopotutto, sei un imprenditore e devi occuparti di molti aspetti non trascurabili, come la produzione di prodotti e servizi di qualità, la gestione delle vendite, le relazioni con i clienti, ecc. Tutti fattori cruciali per la crescita della tua azienda.
Tuttavia, la gestione finanziaria di una PMI, per quanto complessa, è imprescindibile: devi monitorare i flussi di cassa, se vuoi che l’azienda prosperi e cresca nel tempo su una base solida. Per questo, hai bisogno di una formazione adeguata e precisa, mirata a fare chiarezza su alcuni aspetti essenziali che, nella frenesia di tutti i giorni, potrebbero sfuggirti e minare il futuro della tua impresa.
Contattaci senza impegno e richiedi tutte le informazioni di cui hai bisogno. Siamo a tua disposizione per analizzare la situazione attuale della tua azienda e supportarti nello sviluppo di un piano d’azione efficace. Oppure, scegli di formarti con – Finanzattiva – il videocorso che ti permette di riconoscere quali sono i segnali di allarme e capire come migliorare la liquidità aziendale.
