Rapporti bancari: perché dovresti gestire meglio le relazioni con le banche
Nemici, amici. Aziende e istituti di credito sembrano due mondi lontani. Eppure, sono strettamente interconnessi. La centralità della relazione tra imprenditore e banche è imprescindibile per coprire il fabbisogno di capitale e mitigare i rischi finanziari associati all’attività d’impresa. Non puoi mai sottovalutare una buona gestione dei rapporti bancari, nemmeno quando l’andamento dell’azienda è in crescita, figuriamoci nel momento in cui emergono improvvise criticità.
Quindi, la sfida è instaurare un dialogo corretto tra impresa e banche per costruire una solida relazione. Dopotutto, i prestiti bancari sono la principale fonte di finanziamento per la maggior parte delle aziende e ne influenzano la situazione economica e finanziaria.
Serve maggiore consapevolezza. Se da una parte le banche non sono certo enti di beneficienza, non possono e non devono neppure essere percepite come un ostacolo verso i tuoi obiettivi di business. Sono partner che devi conoscere in modo approfondito e definire la tua posizione nei loro confronti.
Dunque, è necessario sviluppare un approccio efficace nella gestione del rapporto con gli istituti di credito, affinché sia sano e duraturo. Bastano poche accortezze, ma le devi conoscere. Vediamo quali sono le dinamiche da gestire e gli strumenti utili a farlo.
La centralità dei rapporti bancari nell’accesso al credito
La costruzione di un buon rapporto tra impresa e banca è una necessità a cui nessun imprenditore può sottrarsi. Le attività operative, necessarie a validare quanto pianificato nel business plan, spesso dipendono dai prestatori bancari. Perciò, sono due mondi che si muovono a braccetto e la cui relazione è caratterizzata da numerosi fattori, come affidabilità economica e patrimoniale, forza contrattuale, trasparenza dei dati, ecc.
Tuttavia, persiste una scarsa attenzione da parte degli imprenditori nel verificare come la banca percepisca la propria impresa e agisca, di conseguenza, nei suoi confronti. Spesso il dialogo langue, salvo poi divenire una necessità impellente nel momento in cui si manifestano gravi problemi di cassa. La gestione finanziaria e i rapporti con le banche sono troppo importanti per essere trascurati:
- Cosa si aspetta la banca dalla tua azienda?
- Quali parametri usa per valutarla?
Conoscere le risposte a queste domande ti aiuta a costruire rapporti bancari più solidi. Sai come dovresti presentare l’azienda nel migliore dei modi e comprendi come comportarti, affinché la relazione funzioni e sia profittevole per entrambe: azienda e banca. È un aspetto di vitale importanza per accedere alla forma di credito bancario adeguata alla situazione e conformazione dell’azienda.
Dunque, dovresti giocare d’anticipo e conoscere il rating bancario assegnato alla tua azienda, o verificare lo stato dell’analisi centrale dei rischi. Sono indicatori di valutazione dell’affidabilità che ti aiutano a capire come l’impresa venga considerata dagli istituti bancari. Oltre, ovviamente, a presentare numeri dettagliati, oggettivi, affidabili, reperibili e trasparenti. In poche parole, hai bisogno di dotare l’azienda di un adeguato assetto organizzativo, amministrativo e contabile, per porre le basi di una relazione di fiducia con la tua banca.
La costruzione di rapporti bancari solidi è cruciale anche in relazione a possibili problemi nella gestione della liquidità, che spesso compromette la crescita aziendale, anche quando sembra scontata in base al fatturato. La fiducia e il supporto della banca possono salvaguardare la tenuta finanziaria dell’impresa.
Per quanto sia difficile, è importante comprendere che per avere rapporti bancari proficui devi aprire le porte della tua azienda e ridurre le distanze con gli istituti di credito. È un equilibrio delicato tra l’apparire “appetibili” e farsi rispettare. Perciò, servono partnership e comunicazione costante per ridurre le asimmetrie informative. La buona notizia è che hai tutti gli strumenti utili per riuscirci.
Strumenti per ridurre le asimmetrie nelle relazioni con le banche
Nell’erogazione dei finanziamenti, le banche adottano criteri di valutazione dei rischi che pongono particolare attenzione alle cosiddette hard information. Ovvero, informazioni standardizzate di tipo statistico-quantitativo, facili da processare e codificate nei bilanci, che influenzano anche l’ammontare erogabile.
Dunque, per ridurre le asimmetrie nella costruzione di un rapporto solido con la tua banca puoi utilizzare strumenti come:
- il bilancio d’esercizio;
- il rendiconto finanziario, dove sono riassunte l’attività di finanziamento e di investimento dell’impresa, le variazioni delle risorse finanziarie e della situazione patrimoniale-finanziaria;
- la riclassificazione del bilancio per indici, dove fornire specifiche valutazioni sintetiche in grado di evidenziare i punti di forza e di debolezza dell’azienda, sia dal punto di vista della solidità che della liquidità e redditività.
Tuttavia, esistono anche altri strumenti di tipo qualitativo, che consentono di esplicare quanto contenuto nelle rappresentazioni numeriche. Sono strumenti integrativi che possono rappresentare la realtà aziendale ed esprimerne le potenzialità. Stiamo parlando di analisi che riguardano:
- contesto competitivo;
- mercato di riferimento;
- pianificazione strategica;
- modello di business;
- know how, asset intangibili, ecc.
Sono tutti strumenti utili per raccogliere ed esplicare informazioni aziendali che le banche non potrebbero evincere diversamente. In particolare, l’analisi predittiva attraverso gli strumenti di programmazione e controllo di gestione, che forniscono una guida fondamentale nei processi operativi dell’azienda per raggiungere gli obiettivi di business.
Come gestire rapporti bancari efficaci
Come hai visto, hai molti strumenti per fornire dati oggettivi ed esaustivi che ti consentano di instaurare rapporti bancari trasparenti e duraturi.
Tuttavia, la relazione con gli istituti di credito deve anche essere gestita con efficacia nel tempo. Ecco 8 consigli per riuscirci:
- instaurare una comunicazione trasparente con la banca, aggiornandola almeno annualmente sull’attività dell’impresa;
- evitare di dipendere da una sola banca (che magari tiene i conti aziendali e personali), ma variare interagendo con almeno due istituti di credito;
- chiudere la relazione con la banca senza timori, se non offre le condizioni contrattuali e relazionali che ritieni adeguate;
- conservare copia dei contratti firmati con la banca, soprattutto quelli relativi alle garanzie personali;
- richiedere almeno una volta all’anno la centrale rischi per impresa e soci, nonché verificarne le risultanze con il bilancio;
- valutare l’opportunità di ridurre i debiti a breve, quando possibile, consolidandoli e trasformandoli in debiti a medio/lungo periodo (esistono anche agevolazioni proposte dalle varie camere di commercio che possono aiutarti a consolidare il debito);
- monitorare le necessità finanziarie dell’impresa, compreso il bisogno di investimenti futuri per nuovi macchinari, sviluppo prodotti, ecc.;
- monitorare con periodicità il valore delle proprietà immobiliari e i tempi di una possibile cessione. I capannoni risultano spesso difficili da vendere e non possono rappresentare una riserva di potenziale liquidità in cui confidare per uscire rapidamente da uno stato di crisi.
Sono tutti accorgimenti e consigli che l’imprenditore dovrebbe conoscere, ma che restano spesso disattesi perché ritenuti secondari. È proprio così che poi ci si ritrova impreparati ad affrontare situazioni di tensione finanziaria. Ora lo sai, falli tuoi e non trascurarli.
La pianificazione finanziaria alla luce dei rapporti bancari: a chi dovresti affidarti?
Alla luce delle considerazioni che abbiamo appena fatto insieme, è palese quanto sia rilevante la centralità dei rapporti bancari nello sviluppo sostenibile delle aziende. Eppure, è raro trovare PMI che dedichino risorse specifiche solo a questo aspetto.
Ecco perché è fondamentale affidarsi a un consulente esterno specializzato. Una figura professionale che ti consenta di attivare una sistema di monitoraggio continuo della gestione finanziaria e garantisca un equilibrio tra:
- liquidità di cassa;
- struttura patrimoniale;
- sostenibilità finanziaria.
Poter accedere al credito nel momento del bisogno è una condizione imprescindibile per sostenere la tua azienda e avere le risorse per strutturare una crescita su basi solide.
Se vuoi un quadro dettagliato e attendibile, per capire cosa stia funzionando e quali siano le criticità che ti rallentano, contattami e richiedi un check-up aziendale completo. Insieme possiamo sviluppare una strategia efficace su misura della tua realtà imprenditoriale, tutelare l’azienda e raggiugere gli obiettivi di business pianificati.
